CIVATE – I residenti in paese continuano a diminuire, come abbiamo mostrato negli scorsi giorni. La lista di minoranza “Civate che Vorrei” interviene sul tema, muovendo dure critiche al Piano di governo del territorio approvato nel 2013 dall’amministrazione Mauri, in cui invece si prevedeva un forte aumento della popolazione. Pubblichiamo di seguito l’intervento.
Nel 2013 l’amministrazione comunale, guidata allora come oggi da Baldassare Mauri, ha approvato un Piano di governo del territorio che nelle sue premesse prevedeva che la popolazione residente a Civate sarebbe aumentata di alcune centinaia di unità rispetto agli allora 4062 abitanti. La realtà dimostra che le cose sono andate esattamente all’opposto.
Civate attualmente è un paese in cui la popolazione sta decrescendo, e per capirlo basta ripassare un po’ di storia. Negli ultimi 25 anni, la popolazione è cresciuta costantemente fino al 2010, salvo una parentesi tra il 1998 e il 2000, passando dai 3667 abitanti del 1991 ai 4062 del 2010. Da allora il trend si è radicalmente invertito: dal 2011 a oggi la popolazione è calata di 209 abitanti. In paese ci sono sempre meno nascite, sempre più persone abbandonano Civate, sempre meno persone vogliono venirci a vivere. E intanto la popolazione civatese diventa sempre più vecchia.
I numeri con cui è stato costruito quel Pgt, che prevedeva la possibilità di costruire nuove case in diverse aree del paese, sono stati contraddetti dalla realtà. Un caso emblematico è quello dell’area della ex Black & Decker, dove l’amministrazione Mauri ha destinato 8.400 mq a nuove case. Per chi, se il paese si sta spopolando?
A quasi quattro anni dalla sua approvazione definitiva quel Pgt si è rivelato completamente sbagliato nelle sue previsioni: ha disegnato un futuro irrealizzabile e di fatto irrealizzato. Va rivisto completamente, magari pensando a un futuro più attrattivo per il nostro paese. Noi ci siamo, pronti a discuterne in modo serio con la maggioranza e con i cittadini.
Antonia Dell’Oro
Margherita Villarusso
Serafino Castagna
Michele Castelnovo