PISTOLE ALLA POLIZIA LOCALE, L’OPINIONE DEI CIVATESI TRA FAVOREVOLI E CONTRARI

CIVATE –  Tra i vari punti all’ordine del giorno discussi durante il consiglio comunale di Civate del 20 gennaio, c’era l’approvazione del regolamento del corpo della Polizia Locale. In esso un articolo ha fatto particolarmente discutere: la facoltà da parte del sindaco di dotare gli ex vigili urbani di armi da fuoco.

Tra i civatesi c’è chi, come Daniele G., studente, pensa sia una disposizione inutile perché “per determinati interventi ci sono già polizia e carabinieri, non credo che un vigile possa svolgere compiti in cui un’arma sia utile”. Sulla falsariga il parere di Ercole Castelnovo, ex assessore comunale di Civate: “Sono contrario a questo tipo di provvedimento, sia perché sono contro le armi, sia perché bisognerebbe fare un discorso più globale sul ruolo e sulle funzioni del vigile di paese”.

C’è chi però la pensa diversamente, ed è favorevole. Per esempio Dejan C., venditore, invece sottolinea come “un vigile deve essere pronto ad affrontare qualsiasi situazione, ovviamente usando l’arma con raziocinio. In casi di pericolo è giusto che abbia la possibilità di utilizzarla. Sicuramente alla base ci deve essere un periodo di formazione e dei corsi periodici”. Stesso pensiero per Diana P., impiegata: “Il vigile deve essere addestrato ad usare l’arma. Credo però che una discriminante possa essere la mansione che ricopre: se deve far attraversare la strada ai bambini a scuola allora penso non gli serva, ma se ha compiti di pattugliamento allora la dotazione può avere un senso”.

Francesco B., musicista, pone l’attenzione su un altro aspetto: “Sono d’accordo se, oltre a corsi specifici sull’ uso dell’arma, sono previsti test sull’attitudine dell’agente all’utilizzo di esse”. Un ulteriore spunto di discussione è quello di Alessandro G., commerciante: “Credo che questo regolamento vada solo a disciplinare una situazione già di fatto esistente. Nei casi di pattugliamento è giusto poter disporre dell’arma.”.

Tra i pareri della politica espressi in consiglio comunale, per l’opposizione Serafino Castagna ha spiegato che “non è solo un regolamento amministrativo stiamo parlando di persone vicine ai cittadini, con un valore sociale ed educativo, che per come la vedo io, nulla hanno a che fare con la dotazione di armi”. Il Sindaco, Baldassare Mauri, ha specificato che “nel regolamento questa facoltà deve essere prevista. Io sono contrario allo stato di polizia ma dobbiamo considerare questa possibilità”. Un’altra lettura l’ha data il vicesindaco Angelo Isella: “Oggi la Polizia Locale non ha le stesse funzioni di vecchi vigili urbani, ma ha appunto compiti di polizia, che ci piaccia o meno”.

Ad onore di cronaca abbiamo chiesto la loro opinione anche al presidente del Gruppo Alpini, Paolo Mauri, ed al Parroco di Civate, Don Gianni De Micheli, che però hanno preferito non esprimersi.

S.P.

 

 

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