COME DIVORZIARE: I PASSAGGI E LA NORMATIVA DI RIFERIMENTO

Quando una storia d’amore tra coniugi finisce e non si riesce più a recuperare il rapporto, l’unica soluzione possibile è di chiedere il divorzio e ricominciare con la propria vita. Se hai deciso di interrompere il tuo matrimonio e vuoi procedere con il divorzio, vediamo insieme quali sono i passaggi obbligatori e le principali leggi in materia.

Normativa riguardante il divorzio

La legge sul divorzio è stata introdotta nel 1970 e negli anni ha subito numerose modifiche, per adattarsi ai mutamenti della società e renderla più accessibile e veloce. L’ultima modifica alla legge dell’1/12/1970 n° 898 è stata rinnovata di recente con l’introduzione del divorzio breve, che riduce i tempi per ottenere una sentenza definitiva e sciogliere dal vincolo i coniugi.

I tempi e le modalità del divorzio possono cambiare in base all’esistenza o meno dell’accordo dei coniugi, quindi ogni caso è diverso e non si può conoscere in anticipo quanto durerà l’intera procedura. Prima di poter procedere con il divorzio, la legge prevede che vi sia una separazione tra i coniugi, che può essere consensuale o giudiziale, nel primo caso vi è l’accordo dei coniugi mentre nel secondo è necessario comparire davanti al giudice per disciplinare il rapporto tra gli sposi.

Grazie all’introduzione del divorzio breve, la separazione tra i coniugi non deve più durare tre anni, ma bastano soltanto 6 mesi per la separazione consensuale e 12 mesi per quella giudiziale. È opportuno sottolineare che il periodo stabilito per la separazione consensuale non viene calcolato se i coniugi decidono di divorziare davanti all’ufficiale dello stato civile, ma non devono esserci figli minori o maggiorenni che siano ritenuti incapaci.

Se si ha l’intenzione di chiedere il divorzio e si può ricevere una consulenza specializzata da parte di un avvocato specializzato in diritto civile andando sul sito outletlegale.com, ad esempio, che collabora con migliaia di avvocati presenti su tutto il territorio italiano.

Come richiedere il divorzio

La legge n. 55/2015 ha introdotto nuove modalità per ottenere il divorzio, che rendono sicuramente più semplice per i coniugi interrompere il vincolo matrimoniale. Trascorso il periodo per la separazione, si può finalmente inoltrare la domanda di divorzio, che può essere consensuale o giudiziale. Per quanto riguarda il divorzio giudiziale è necessario attendere una sentenza dal Tribunale e solo in quel momento si interrompono tutti i vincoli tra i coniugi e si stabiliscono i nuovi rapporti (affidamento dei figli, mantenimento).

Se invece si richiede il divorzio consensuale, vi sono tre modalità che possono esperite da parte dei coniugi:

– divorzio congiunto in tribunale;

– negoziazione assistita;

– divorzio davanti all’ufficiale di stato civile.

Se si sceglie il divorzio congiunto in tribunale, i legali delle parti depositeranno un accordo preventivamente siglato e che dovrà essere convalidato in sede giudiziale e porterà comunque all’emissione di una sentenza. Per divorziare velocemente si può anche richiedere la negoziazione assistita: i coniugi vengono assistiti da legali per trovare un accordo e in seguito viene presentato in tribunale.

Per trovare un accordo, i tempi sono molto stretti, difatti si può pattuire in un minimo di 30 giorni fino a un massimo di tre mesi. L’ultima modalità riguarda i coniugi che hanno raggiunto autonomamente un accordo e non hanno figli minori, difatti basterà presentare l’accordo presso il proprio Comune e all’ufficiale di stato civile.

Il divorzio breve davanti l’ufficiale dello stato civile o tramite la negoziazione assistita è sicuramente la procedura più veloce e conveniente, quindi è sempre opportuno cercare di trovare un accordo preventivo con il coniuge per evitare cause legali estenuanti e dai tempi davvero lunghi.

 

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