Caro Don Fabio, ti saluto a nome della Comunità civile di Valmadrera, con la gratitudine di chi incontra una persona che è venuta a condividere con noi il proprio servizio religioso, morale ed educativo. Diverse sono le responsabilità e, nella laicità del ruolo, diversi sono i problemi a cui siamo chiamati a rispondere. Ma proprio questa pandemia , oltre all’emergenza sanitaria, ci ha evidenziato i temi della fragilità umana e della solitudine.
E mai come in questo momento abbiamo bisogno, necessità di ambiti educativi, sociali, sportivi, di inclusione e di attenzione agli ultimi, urgenze di cui l’oratorio e gli ambiti parrocchiali sono sempre stati riferimento autorevole ed indispensabile.
Tramite don Isidoro ho invitato questa mattina tutti i consiglieri delle diverse liste perché penso don Fabio possa trovare occasione per dialogare con tutti e costruire sinergie, scambi di idee, progetti condivisi.
Noi, e il sindaco in particolare, siamo consapevoli dei nostri limiti, talora della nostra e mia inadeguatezza. Ci conforta il fatto che, come ricordava recentemente il cardinal Ravasi ad alcuni sindaci, “credenti” è un participio presente e, ogni giorno, possiamo raccogliere la sfida o meglio, l’inquietudine rispetto all’impegno amministrativo e politico che per il cristiano è impossibile e doveroso.
Aiutaci, don Fabio a lavorare tutti insieme per l’idea del bene comune della nostra comunità: abbiamo bisogno che, soprattutto negli ambiti parrocchiali, si continuino a formare giovani disponibili, generosi e competenti per un impegno civico in diversi ambienti, perché, ne siamo consapevoli, abbiamo urgenza di segni evidenti di speranza e futuro.
Sant’Ambrogio ci ha insegnato: “Voi pensate: i tempi sono pesanti, i tempi sono difficili. Vivete bene e muterete i tempi”.
Questo è il mio auspicio: grazie don Fabio perché hai scelto di percorrere in mezzo a noi Valmadreresi questo tuo cammino di cui fin da ora ti siamo grati.
Antonio Rusconi
Sindaco di Valmadrera
LEGGI ANCHE
RELIGIONI, VALMADRERA ACCOGLIE IL NUOVO VICARIO DON FABIO SACCON