VALMADRERA – Diverse decine di persone hanno partecipato alla Santa Messa celebrata dal parroco don Isidoro Crepaldi davanti al Sasso di Preguda nella giornata di oggi, sabato 17 luglio. A nome dei volontari degli “Amici di S. Isidoro” che curano l’area, Massimo Cariboni ha dato il senso della Festa che si è voluta celebrare in forma ridotta, a distanza dalla data canonica: “È l’occasione per ripartire, per dire che dal bene certo della tradizione e del Signore andiamo avanti sulla scia di chi ci ha preceduto. Ricordiamo con riconoscenza oggi i volontari che sono un passo avanti o che non possono più salire fin qui per le condizioni di salute, in particolare Riccardo Villa, iniziatore della conservazione e della valorizzazione della chiesetta”.
Concetto ripreso dal parroco: “Chi si ferma è perduto dice giustamente il proverbio: andiamo avanti, abbiamo una meta addirittura ultraterrena ci dice oggi la Parola di Dio”. Riprendendo il brano di Vangelo, don Isidoro ha poi sottolineato l’accostamento di Dio con il lavoro di agricoltore, di cui S. Isidoro è patrono: “È un lavoro paziente, continuo come l’Amore di Dio per noi”.
La chiesetta è aperta ogni prima, seconda e terza domenica del mese grazie proprio alla presenza di volontari che si stanno preoccupando di ripristinare l’illuminazione della Croce, oltre a varie opere di manutenzione ordinaria.