CON ERASMUS+ L’ALDO MORO VOLA IN OLANDA: “L’INTERCULTURA EDUCA ALLA GLOBALIZZAZIONE”

VALMADRERA – Si è appena concluso l’ultimo appuntamento con i gemellaggi all’interno del Progetto Erasmus+ per la scuola professionale Fondazione Mons. G. Parmigiani C.F.P. Aldo Moro di Valmadrera.

La scorsa settimana alcuni studenti, accompagnati dai docenti Elena Villa e Fabio Cattaneo, hanno vissuto un’esperienza indimenticabile nella città di Druten in Olanda. Si è trattato del quarto e ultimo appuntamento che vede la scuola protagonista nell’ambito di un progetto Erasmus della durata di due anni scolastici. Si tratta di un progetto ambizioso e molto impegnativo, nato dalla collaborazione dei docenti di quattro scuole di quattro paesi diversi e che ha lo scopo di accrescere la coscienza delle scelte professionali intraprese dagli studenti nel loro percorso scolastico.

Il CFP Aldo Moro di Valmadrera è un istituto professionale qualificante, in cui si formano figure professionali in diversi settori quali meccanica, cucina, sala e bar, falegnameria e idraulica. Per questo scambio, si è quindi cercato di trovare quattro scuole che avessero le simili finalità formative. Lunedì 11 marzo i ragazzi sono arrivati a Druten e subito hanno preso parte al progetto lavorando in gruppi internazionali con coetanei olandesi, cechi e polacchi. Durante il corso di una settimana, hanno visitato alcune aziende in cui, oltre a vedere, magari per la prima volta, un intero processo produttivo, hanno potuto intervistare delle persone, capire da loro che abilità servano per eseguire determinati lavori e scoprire che soddisfazione ci può essere dietro una funzione fino a poco prima sconosciuta. Tornati in aula, sempre in gruppi internazionali, hanno dovuto realizzare una presentazione per spiegare dei particolari aspetti delle diverse realtà visitate. Gli studenti hanno anche avuto l’opportunità di vivere come ospiti di una famiglia locale, potendo approfondire ancora di più le loro capacità comunicative e conoscendo gli usi e la cultura del paese ospitante.

L’esperienza sul campo e il lavoro didattico sono stati inoltre contornati da iniziative ricreative e culturali come attività per affinare le abilità linguistiche e visite a luoghi storici, ma anche da momenti in cui sono stati eseguiti lavori manuali all’interno dei laboratori professionali della scuola polacca. Questi scambi, oltre a dare la possibilità di scoprire come può essere la vita a qualche migliaio di chilometri da casa, sono l’occasione per scoprire l’importanza di una lingua comune.

Anche questa esperienza in Olanda si è dunque conclusa in modo positivo: nonostante il freddo e il vento di Druten, i ragazzi hanno creato il calore necessario a fare nascere la consapevolezza che oltre i nostri cancelli esistono altre possibilità, paesi e persone. “Uno scambio culturale è più impegnativo di una gita, ma è una risorsa incredibile per educare i ragazzi a vivere in un contesto globalizzato. Lo sforzo della Fondazione Mons. G. Parmigiani C.F.P. Aldo Moro sta permettendo, negli anni, a tanti giovani del territorio lecchese di poter accrescere il proprio bagaglio culturale, con esperienze extra scolastiche che arricchiscono la già ottima base formativa”. Fabio Cattaneo, uno degli accompagnatori, afferma che: “Il progetto Erasmus+ portato avanti dalla Fondazione Mons. G. Parmigiani ha dato l’opportunità a questi ragazzi di conoscere lo stile di vita dei loro coetanei provenienti da altri paesi. Questa sicuramente è un’esperienza di grande impatto, non solo per i giovani, ma anche per i professori che hanno così avuto modo di confrontarsi con pari ruolo di altre nazioni, trovando così spunto dai metodi di insegnamento utilizzati in altri paesi. Grazie a questi gemellaggi, sia i ragazzi che gli accompagnatori sono stati in grado di trovare stimoli e di comprendere al meglio l’importanza delle competenze linguistiche e della capacità di adattarsi a situazioni sempre nuove.”

Il progetto Erasmus+ in corso dal titolo I’m a STAR si concluderà a fine anno scolastico quando i ragazzi dovranno presentare un Portfolio, che è il frutto di un lavoro di due anni di un percorso professionale tra scuola e esperienze lavorative nei paesi coinvolti nel progetto. L’ultimissimo appuntamento con la mobilità internazionale avrà luogo a giugno dopo la fine delle lezioni, quando i professori di Italia, Olanda e Polonia si incontreranno con quelli della Repubblica Ceca per una riunione finale a conclusione del progetto.

 

 

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