MILANO – La deputata Michela Rostan (Leu) si è rivolta ai ministri dello Sviluppo economico, dell’Economia e delle finanze e della Salute mediante un’interrogazione scritta nella quale chiede quali accorgimenti il Governo intenda prendere in merito a Gap, chiarimenti in merito all’introduzione di nuovi apparecchi e rapporti con i gestori di gioco lecito.
Rostan nello specifico chiede di sapere se il Governo sia a conoscenza della situazione riguardante il Gap in Italia, se corrisponde al vero che sul mercato italiano si sta preparando l’ingresso di 320mila di nuovi apparecchi, tra slot e videolottery e per quale ragione il Governo non abbia ascoltato le richieste dei rappresentanti di gestori e costruttori di apparecchi da intrattenimento che vogliono lanciare una campagna comune contro il gioco d’azzardo e a favore del gioco come intrattenimento.
Per quanto concerne il Gap, e citando il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali che lo classifica come disturbo del controllo degli impulsi, la deputata sottolinea che il disturbo rappresenta una patologia assimilabile alle dipendenze da sostanze stupefacenti poiché rende, allo stesso tempo, incapaci di resistere all’impulso di giocare d’azzardo e dipendenti dalla dinamica del gioco ripercuotendosi pesantemente sulle relazioni sociali e lo stato di salute del soggetto.
Riferendosi ai dati emersi da uno studio pubblicato su Gaming Report, secondo il quale meno del 15% dei giocatori italiani ha un comportamento definibile ‘a basso rischio’, il 4% ‘a rischio moderato’ e l’1,6% problematico – Rostan ha spiegato che in quest’ultimo segmento si collocano oltre 800mila persone e che dalla relazione annuale al Parlamento (Dipartimento politiche antidroga) 2015, il totale di pazienti in carico ai servizi per Gap ammonta ad oltre 12.300 persone.
Secondo la deputata il Governo non investe adeguatamente sul Gap ed asserisce che l’impegno sui temi del disturbo da gioco d’azzardo, ripetutamente assunto in fase programmatica dall’esecutivo, non si è mai tradotto in atti concreti. “Nell’ultima legge di bilancio non vi sono stanziamenti né per servizi né per campagne di promozione né per altri interventi sul tema della lotta al gioco d’azzardo”, specifica.
Sulla questione degli apparecchi da intrattenimento, Rostan riferisce come da tempo, le diverse associazioni di categoria, (gestori e dei costruttori di apparecchi da intrattenimento) lanciano l’allarme sulla pericolosità delle videolottery presenti in tutte le sale che oltre a far perdere somme fino a 5mila euro l’ora, vengono usate come riciclaggio di denaro proveniente da attività illecite.
“L’associazione Agcai ha lanciato un appello pubblico al Governo per fermare in questi giorni dell’invasione di 320mila apparecchi (265mila slot e più di 55mila Vlt) con payout più basso, che nuocciono gravemente alla salute”, ma secondo l’associazione, che ha chiesto ripetutamente e senza esito, di essere ricevuta dal ministro Di Maio, “i Monopoli stanno velocizzando l’immissione sul mercato di 265mila slot e più di 55mila già pericolosissime videolottery'”.
Rostan conclude condividendo le preoccupazioni delle associazioni Sapar, Agcai e Cni, secondo le quali la scelta del Governo di riduzione del payout rovinerebbe i giocatori più deboli che nella speranza di rifarsi dalle perdite rischiano di entrare ancora di più nella morsa dell’azzardo di Stato. Secondo le associazioni, invece, un payout più alto, insieme all’inserimento di altri elementi di abilità e intrattenimento, diminuirebbe la perdita oraria, andando così a tutela del giocatore.