LECCO – Se Napoleone ha riscosso gloria “dall’Alpi alle piramidi”, noi per provare una delle auto elettriche più discusse ed esclusive abbiamo quantomeno risalito tutto “quel ramo del lago di Como” – sempre per citare il Manzoni – e dopo di lui anche il suo immissario, il fiume Adda, fino quasi alla sua sorgente. Durante la variegata prova la Model X si è comportata bene, nonostante sia stata messa sotto pressione.
Primo esame, l’abitabilità: da un Suv così imponente (lunga 5,04 metri, larga 1,99 e alta 1,68) ci si aspetta che al suo interno sia anche spazioso; il viaggio si è rivelato confortevole per tutti e sei i passeggeri, compresi i due che viaggiavano nella terza fila di sedili. L’accesso non è riservato ai soli contorsionisti grazie all’escamotage delle falcon wings che – oltre a essere appariscenti attirando non pochi sguardi – sono anche di indubbia utilità, specialmente quando si deve accedere con poco spazio disponibile ai lati della vettura. Un aspetto singolare è che il movimento di ognuna delle 5 porte è attuato elettricamente, caratteristica che rende unica la Model X. Contribuisce certamente alla qualità dell’abitabilità anche l’ampio parabrezza che – arrivando fin dietro la nuca degli occupanti della prima fila – permette alla luce di irrorare l’abitacolo.
Questi però sono dettagli, la guida vera e propria è ben altro: ma anche in questo campo il Suv di Tesla è in grado di stupire, fin dalle prime impressioni: il comportamento su strada non è affatto simile a quello che si trova sugli altri – e spesso goffi – sport utility vehicle, di cui si apprezza solo lo spazio e il comfort. Qui il piacere di guida non è tralasciato e sembra di essere al volante di una berlina, anche piuttosto sportiva. Basti qualche dato: 5,4 secondi per raggiungere da ferma i 100 orari, 250 km/h di velocità massima – limitata elettronicamente – e una coppia di 970 Nm.
Prima di esprimere un giudizio completo è bene però considerare altre tre dure prove cui la vettura è stata sottoposta: sulle nevi di Cancano, negli sterrati lecchesi e in fase di traino di un rimorchio di 2.200 chili (come si vede nel video in fondo all’articolo) – che l’elettrica ha condotto per la Valsassina senza alcun segno di affaticamento – è stata un valido sostegno la trazione integrale permanente, garantita dai due motori, uno all’asse anteriore e l’altro sul posteriore.
L’autonomia è inferiore rispetto a quella della sorella Model S che abbiamo provato a settembre, ma pur sempre accettabile: pur “stressandola” abbiamo percorso i 400 chilometri garantiti nella guida reale (dichiarati sarebbero 565), che concettualmente aumentano se si considera la continua espansione dei Supercharger e dei Destination Charging. Il buon risultato è ottenuto anche grazie al coefficiente aerodinamico – solo 0,25 – da record per essere un Suv. Altro vanto della Model X è lo spazio di bordo, che può raggiungere i 2.490 litri.
Davvero versatile se si considera tutto ciò che offre: spazio, prestazioni, comfort e tecnologia. Il prezzo? Parte da 99mila euro. La versione che abbiamo provato – con la configurazione a 6 posti e la declinazione 100D – ne costa circa 120mila.
Alessandro Tonini
atonini@iperg.net
Video di Federico Tonini