METEO. L’INSTABILITÀ NON ACCENNA A FERMARSI, PIOGGE VERSO SERA

PREVISIONI METEOROLOGICHE – Un’onda depressionaria in quota, associata ad una struttura di bassa pressione centrata sulle Isole Britanniche, interessa il Nord Italia, determinando precipitazioni sparse. Tra il pomeriggio di martedì e il pomeriggio di mercoledì debole instabilità limitata per lo più ai rilievi. A seguire, da giovedì e fin verso la fine della settimana una nuova fase di instabilità, con precipitazioni diffuse, potrà a più riprese interessare la regione.

Martedì 28 maggio fino a tarda mattina nuvolosità irregolare, a tratti estesa fino a nuvoloso. In giornata poco nuvoloso o velato, con addensamenti cumuliformi a ridosso dei rilievi, in possibile sconfinamento alla Pianura.
Precipitazioni nella notte diffuse, dal mattino e in giornata sparse e tendenti ad interessare per lo più i settori centro-orientali, in particolare i rilievi, meno probabili o occasionali altrove; anche a carattere di rovescio e temporale. Limite neve oltre 2000 metri circa. Temperature minime in aumento, massime in calo. Zero termico intorno a 2900 metri, salvo su Alpi intorno a 2400 metri circa. Venti in montagna deboli o moderati, su Alpi e Prealpi dai quadranti settentrionali.

Mercoledì 29 maggio cielo in prevalenza velato, con addensamenti irregolari a ridosso dei rilievi; verso sera aumento della nuvolosità da ovest a est. Precipitazioni a ridosso dei rilievi deboli sparse fino al primo mattino e nel pomeriggio, altrove assenti; dalla serata deboli sparse, anche a carattere di rovescio e temporale. Neve oltre 2500 metri circa.
Temperature minime in calo, massime in aumento. Zero termico intorno a 3000 metri circa. Venti in montagna deboli dai quadranti occidentali.

Giovedì 30 maggio cielo nuvoloso o molto nuvoloso. Precipitazioni diffuse nella notte e nuovamente verso sera, sparse in giornata, anche a carattere di rovescio e temporale. Temperature minime in aumento, massime in calo.
Zero termico intorno a 3100 metri. Venti in montagna deboli dai quadranti occidentali.

Fonte Arpa Lombardia

 

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