ALPINI A TEATRO CON “IL SERGENTE DELLA NEVE” DI RIGONI STERN

VALMADRERA – Mario Nasatti e Paolo Mauri, capigruppo degli alpini di Valmadrera e Civate, invitano tutti i cittadini e tutti gli alpini ad assistere a una rappresentazione teatrale per una duplice iniziativa: sottolineare la ricorrenza della battaglia di Nikolajewka del 26 gennaio 1943 e della ritirata di Russia; raccogliere fondi per le opere di manutenzione e di ristrutturazione della chiesetta ex voto del Btg. Morbegno ai Piani delle Betulle.

La rappresentazione dal titolo “Il sergente della neve”, tratta dal romanzo di Mario Rigoni Stern, è prevista per sabato 27 gennaio alle 21 presso il cineteatro Artesfera di Valmadrera. L’ingresso è a offerta libera fino a esaurimento posti. Roberto Squinzi, attore bergamasco, con questo spettacolo rende omaggio a Mario Rigoni Stern, grandissimo scrittore e uomo dai profondi pensieri. Ad accompagnarlo sul palco gli strumenti e la musica di Mauro Ghilardini, Francesco Maffeis e Sara Scolari.

Lo spettacolo narra la storia di un alpino, un sergente dell’esercito italiano in Russia, che si trova coinvolto, suo malgrado, in una delle ritirate più epiche e dure della storia. Trovatosi solo al comando di un gruppo di soldati, compirà il capolavoro di riportarli vivi “a baita”, a casa. La narrazione della durezza dell’inverno russo, del freddo, del gelo, della fame e della battaglia prendono corpo in questo spettacolo in cui la voce narrante accompagna lo spettatore dentro a un universo fatto di storia e umanità. Uomini desiderosi solo di ritornare ognuno alle proprie case, invasori e vittime di una guerra voluta da altri.

“Ciò che conta per me – dice Roberto Squinzi –, quello che è più importante, è che la gente capisca che ‘dentro un romanzo’ si può anche andare, che esiste un livello di lettura ‘altro’ che prende le forme e i colori, gli odori delle parole che andiamo leggendo”. Lo stesso giorno, alle 17, lo spettacolo sarà proposto ai ragazzi delle scuole medie, ai loro genitori, ai ragazzi degli oratori e ai loro educatori, ai ragazzi dei campi scuola ANA.

 

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