PER IL 4 NOVEMBRE IL SINDACO ANGELO ISELLA CITA IL PRESIDENTE MATTARELLA

CIVATE – Anche al Monumento ai Caduti delle guerre di Civate si è svolta domenica 6 novembre la ricorrenza del 4 novembre dell’ Unità Nazionale e delle Forze Armate. Nel suo discorso il sindaco Angelo Isella ha citato l’articolo 11 della Costituzione Italiana che recita: L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali Ricordiamo che la stesura della Costituzione e di questo particolare articolo avviene immediatamente dopo mezzo secolo in cui si sono susseguite due guerre mondiali e per il nostro Paese, 20 anni di dittatura. I deputati dell’Assemblea Costituente conoscevano pertanto molto bene quali fossero gli effetti della guerra, le conseguenze per la popolazione e i sacrifici di tante donne e uomini, giovani e anziani che l’Italia aveva dovuto patire. Non possiamo pertanto oggi non pensare a quanto sta accadendo in Ucraina dove è in corso una guerra a seguito dell’aggressione della Federazione Russa a uno Stato libero e indipendente.

Isella ha poi proseguito: “Abituati alla Pace, ora si muore nel cuore dell’Europa così il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha sottolineato il periodo storico che stiamo vivendo. Allora proprio in questo momento, dentro questa attualità, il significato dell’articolo 11 deve risuonare ancora più forte, soprattutto alle coscienze di tutti noi e ci deve richiamare al dovere della ricerca di quella Pace che oggi sembra essere sempre più a rischio. Perché se è vero che, sempre riprendendo le parole del Presidente, l’Europa e il legame transatlantico restano i punti fermi della nostra bussola è altrettanto vero che la pace è valore da coltivare e preservare. Queste ultime parole esprimono, a mio avviso, nella maniera più profonda quello che deve essere il ruolo della nostra Nazione nel contesto internazionale e nel pieno rispetto appunto dell’articolo 11. Vorrei pertanto fare un richiamo a tutti noi, alle Istituzioni dello Stato e a chi oggi ricopre le maggiori cariche istituzionali, a farsi portavoce di questo spirito e ad adoperarsi insieme alle altre Nazioni affinché la ricerca del dialogo, del compromesso e della cooperazione ritrovino il giusto spazio nelle relazioni diplomatiche anche con la Federazione Russa”.

In conclusione Isella ha aggiunto: “Penso d’interpretare il pensiero della stragrande maggioranza dei nostri concittadini, dei bambini, dei ragazzi e dei giovani che aspirano a costruire un futuro migliore per tutti e degli anziani che aspirano a un futuro di pace e serenità per se stessi e per le future generazioni. E sollecitiamo anche ognuno di noi nel proprio piccolo alla responsabilità della coesione sociale, del senso civico, del mettere una parte del proprio tempo per il bene di tutti e per lasciare anche noi in eredità un paese in pace, che possa essere culla di vera libertà e di coscienza civile.Voglio anche quest’anno ringraziare il nostro Gruppo Alpini, sempre presente e attento al bene della nostra comunità”.

Il testo integrale del discorso del Sindaco:

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