LECCO – Un’udienza davvero speciale e piena zeppa di colpi di scena e sorprese di ogni genere, quella di oggi per l’inchiesta sul crollo del ponte di Annone sulla 36, costato la vita a un civatese e conseguenze lunghe e pesanti per la circolazione stradale e le casse pubbliche. Anzitutto, la sede particolare in cui si è tornati a dibattere (l’aula delle assemblee della Camera di Commercio cittadina). Poi l’accusa, incarnata non già dal titolare del processo Andrea Figoni – fermato dalla positività al Covid – bensì dal capo pro tempore della procura di Lecco, Piero Basilone.
Colpi di scena, si diceva…
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COLPI DI SCENA AL PROCESSO SUL CASO DEL PONTE DI ANNONE, QUEL “FIGLIO DI NESSUNO”…