CROLLO DI ANNONE, CHIESTI CINQUE RINVII A GIUDIZIO SU SEI. ANAS E PROVINCIA PARTI CIVILI

ANNONE BRIANZA – Depositata la richiesta di rinvio a giudizio per cinque dei sei indagati per il crollo del cavalcavia di Annone sulla Statale 36. La notizia arriva a quasi tre anni – era il 28 ottobre 2016 – dall’episodio nel quale perse la vita il civatese Claudio Bertini e la Procura ritiene dunque che vi siano delle responsabilità e che non si sia trattato di un fatto imprevedibile e inevitabile.

Accusati di disastro colposo, omicidio colposo e cooperazione in disastro colposo, andranno al cospetto del giudice per le udienze preliminari gli ingegneri Angelo Valsecchi e Andrea Sesana del settore Viabilità di Villa Locatelli, il capo compartimento Anas Giovanni Salvatore, Silvia Garbelli della Provincia di Bergamo, l’ente che aveva rilasciato l’autorizzazione periodica alla società del mezzo pesante sotto al quale il ponte cedette, e infine Roberto Torresan, professionista incaricato nel 2013 da Anas di progettare la manutenzione dell’infrastruttura. Stralciata la posizione di Eugenio Ferraris, dirigente della Provincia di Bergamo, per il quale è stata chiesta l’archiviazione.

Numerosi i faldoni di documenti digitalizzati dalla Procura e che saranno necessari nel dibattimento, lavoro concluso dal procuratore capo di Lecco Antonio Angelo Chiappani e il sostituto procuratore Andrea Figoni, i quali hanno ereditato il lavoro dei colleghi, ora trasferiti in altre procure, Nicola Preteroti e Cinzia Citterio.

Una dozzina le parti civili che accederanno al processo, tra le quali proprio Anas e la Provincia di Lecco, insieme alla famiglia della vittima ed alle sei persone rimaste ferite nell’incidente.

 

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