VALMADRERA – Solidarietà è una delle due parole scelte come slogan dalla lista civica Progetto Valmadrera per questa campagna elettorale e su questo tema è stato organizzato al Centro Culturale Fatebenefratelli l’incontro con Luciano Gualzetti, direttore della Caritas Ambrosiana, dal titolo “Come costruire il sentimento di una comunità”.
Dopo l’introduzione di Cesare Colombo, coordinatore e capolista di Progetto Valmadrera, e di Antonio Rusconi, candidato sindaco, che ha spiegato: “Noi a Valmadrera facciamo comunità coinvolgendo le associazioni, come nella gestione degli impianti sportivi oppure in Living Land o con gli Amici di Parè nell’organizzazione di iniziative in questa frazione”. A seguire i candidati Michele Magni, Elena Dell’Oro e Marcello Butti hanno posto alcune domande all’ospite sul tema solidarietà, politica e giovani.
Gualzetti ha inizialmente ricordato la lunga amicizia che lo lega a Rusconi scherzando: “Gli amici si vedono nel momento del bisogno”. E poi ha affermato: “Innanzitutto vi faccio i complimenti, ci vuole coraggio a candidarsi oggi quando la politica viene vista come il fulcro di tutti i mali. E, inoltre, avete scelto come slogan la parola “solidarietà”, qualcosa che oggi viene visto da molte persone con accezione negativa”.
Il direttore della Caritas ha poi parlato di povertà, fragilità, mancanza del lavoro e dignità. “Chi si occupa come noi di poveri – prosegue – subisce sempre attacchi, addirittura viene criminalizzato come è successo alle Ong. C’è chi sta convincendo gli italiani “penultimi” di essere minacciati dagli ultimi e che bisogna difendersi. E, inoltre, che ci sono problemi impossibili da risolvere come l’immigrazione, quando non è vero. Sono problemi grandi ma che devono essere affrontanti e gestiti. Alzando muri non si risolve niente, si viene solo imprigionati dagli stessi muri, come ha detto il Papa”.
Gualzetti ha concluso con una frase che ricorda il suo impegno e delle decine di volontari che anche a Valmadrera operano nel sociale o nel volontariato: “L’uomo che si interessa solo di sé stesso e non degli altri non si può definire uomo”.