VALMADRERA – “Il cerchio si chiude quando dai ad altri ciò che altri hanno dato a te. Se altri mi hanno fatto da guida ora lui aveva bisogno di me come guida. E allora le parole mi uscirono come una naturale conseguenza della vita […] divenni padre di uno sconosciuto e parlai”.
Queste parole, tratte da Cuore di rondine. Il racconto della vita straordinaria e segreta di un fondatore del GIS, esprimono il significato dell’incontro tra il Comandante Alfa del Gruppo Intervento Speciale dei Carabinieri e gli allievi di Fondazione Mons. Giulio Parmigiani – C.F.P. Aldo Moro di Valmadrera.
Un’opportunità preziosa avuta grazie a Riccardo Azzarone, giovane valmadrerese che da tempo è legato al Comandante Alfa da un rapporto di stima e amicizia.
Alfa si è presentato ai ragazzi con il mefisto ed è stato sommerso dalle loro domande.
Molteplici gli argomenti della lunga conversazione: l’infanzia del comandante, la capacità di cogliere le opportunità che la vita offre proprio a partire dalle difficoltà e attraverso gli incontri con le persone che si incrociano sul cammino, il racconto delle missioni più significative, i requisiti per entrare nel GIS, il significato della giustizia, la bellezza della legalità e della libertà di movimento, la necessità di contrastare il ricorso alla violenza.
Grande l’entusiasmo di insegnanti e alunni: “La luce emanata dagli occhi di Alfa è riuscita a parlare in profondità e a risvegliare il desiderio di provare a cercare il cuore di rondine che ciascuno ha nascosto dentro di sè”.