VALMADRERA – Sembrava che ci fosse tutta la città di Valmadrera a rendere omaggio e l’ultimo saluto all’ex sindaco Mauro Panzeri, a una Messa con numerosi sacerdoti celebrata questa mattina sabato 3 novembre da monsignor Luigi Stucchi, vescovo e cittadino onorario di Valmadrera, con il parroco don Isidoro Crepaldi e don Tommaso Nava, don Silvano Motta, parroco di Valmadrera negli anni in cui Panzeri era Sindaco. Presente il gonfalone a lutto del Comune di Valmadrera, il sindaco Donatella Crippa con la fascia tricolore e tutta la giunta in prima fila, accanto ai familiari e agli amici più stretti.
All’omelia monsignor Stucchi è partito dalle due letture, ” Le anime dei giusti …” dal libro della Sapienza e il discorso delle Beatitudini dal Vangelo di Matteo per dire che in Mauro vi era grande attenzione verso la saggezza e i valori delle beatitudini nei vari ambiti della famiglia, come imprenditore, come educatore, come sindaco e ha poi ricordato cinquant’anni di vera amicizia che li ha legati con incontri frequenti, profondi e come la fase finale della malattia sia stato il momento finale dell’affidamento a Dio .
Dopo la Comunione, il Parroco, don Isidoro, pur ricordando di essere appena giunto a Valmadrera, ha evidenziato di conoscere Mauro dalla sua precedente esperienza a Maggianico e ha condiviso il dolore con i familiari e ne ha indicato l’esempio da seguire.
Alla fine della celebrazione, fuori di Chiesa, il momento dei discorsi, quello di una lavoratrice commossa della ditta dove Panzeri è stato la guida per tanti anni, quello di uno dei responsabili del gruppo di preghiera per la formazione dei laici di cui Mauro faceva parte, e il discorso istituzionale, a nome del sindaco Crippa e degli altri amministratori precedenti tenuto da Antonio Rusconi, assessore e ex sindaco che proponiamo di seguito.
Ringrazio il sindaco Donatella Crippa per avermi delegato al suo posto e a nome di tutti i sindaci dal 1970 in avanti che a diverso titolo hanno collaborato con Mauro Panzeri per il saluto istituzionale .
Ci sono persone dentro a una comunità che segnano, caratterizzano un periodo, volti che assumono ruoli di guida per l’ autorevolezza e per il carisma della figura : Mauro Panzeri è stato per più di una generazione di valmadreresi il sindaco, non solo per esserne stato il primo cittadino per 15 anni dal 1975 al 1990 oltre che assessore con l’ amico Mario Anghileri dal 1970 al 1975 ma per le scelte fondamentali e innovative delle sue Amministrazioni, tra le altre, il primo strumento urbanistico, l’ acquisto di tutta la proprietà Fatebenefratelli che ha regalato alla nostra città San Tommaso e lo splendido Centro Culturale come beni pubblici, la prima importante struttura di quello che oggi è un centro per disabili fra i più significativi del territorio, il polo scolastico Leopardi, il Centro Sportivo Intercomunale avviato con Pietro Scola e concluso con Gianni Rota, indimenticati sindaci di Malgrate.
Mauro è stato erroneamente considerato solo un “uomo del fare”, mentre si devono a lui proprio queste intuizioni lungimiranti per la nostra comunità.
Dell’ impegno sociale e civile di Mauro, partito dall’ attività in oratorio come educatore con don Luigi, per lui una guida fondamentale, e continuato poi ai vertici della politica locale, per due volte in momenti difficili segretario provinciale della Democrazia Cristiana di Lecco con incarichi e candidature importanti a livello regionale e nazionale molti già conoscono: in lui era però fondamentale come non vi fosse incompatibilità tra la fede cristiana vissuta con coerenza e l’ impegno politico, definito da Paolo VI come ” forma più esigente di carità “.
Ha fatto parte Mauro con orgoglio di una generazione di amministratori locali convinta dell’ importanza della politica ma che era altrettanto importante avere un proprio lavoro per non ” vivere di politica “: ci fa riflettere che contemporaneamente questa mattina salutiamo nella fede due amici, a Valmadrera e a Premana, Mauro Panzeri e Giovanni Fazzini, la cui storia civica si è spesso incontrata, prima credenti, prima amministratori e sindaci del proprio Comune e poi politici.
Per questo la sua storia umana si sovrappone a quella politica e rappresenta con altri amici che ricordiamo con profonda riconoscenza, una generazione di testimoni autentici per i più giovani : solo partendo da questo desiderio di bene comune, si può comprendere perché Mauro dopo la breve parentesi del Partito Popolare, si è dedicato totalmente all’ impegno sociale e religioso, nell’ Associazione Genitori e Amici degli Handicappati, come Presidente della Scuola Materna Luigia Gavazzi, nei Gruppi di Preghiera per una vita spirituale profonda : di fronte a una “nuova” politica priva di valori, citando Tommaso Moro, non casualmente patrono dei politici, ” quando per sopravvivere bisogna rinnegare la coscienza, è necessario scegliere quest’ ultima e non la sopravvivenza “.
Peraltro, si metteva a disposizione periodicamente, come lo scorso anno, solo per i corsi giovani di Progetto Valmadrera, per testimoniare con passione che la politica per il proprio Comune può essere senza rossore servizio.
Mauro era convinto profondamente che ciò che è cristiano è pienamente umano, fedele alla lezione degasperiana che imponeva che la vita privata fosse la stessa immagine di quella pubblica: vi crederanno per quello che siete nella vita, più per la vostra storia che per le vostre promesse.
E vi è pure una dimensione umana, personale, con una parola amicizia che sembra esclusa dalla politica: Mauro è stato il mio educatore o catechista come si chiamava allora, il mio sindaco da cui ho imparato l’ autorevolezza del ruolo, mi ha accompagnato inventando la prima cena degli imprenditori di Valmadrera nel mio esordio come sindaco di Valmadrera, mi ha seguito nel resto della mia esperienza politica e sempre incoraggiato.
Oggi penso di non essere l’ unico degli amici, oltre al grande vuoto lasciato nella famiglia, a sentirsi più solo.
Mauro Panzeri è stato per tanti anni esempio di impegno di servizio e amore per la sua famiglia e la sua Valmadrera e al termine del suo percorso aveva capito che la ragione sa tutto, ma ha bisogno di una speranza più alta che lui aveva trovato.
Grazie Mauro. Il suo pensiero, le sue scelte, le sue intuizioni continuino a illuminare la nostra comunità di Valmadrera.
Antonio Rusconi