CIVATE – Il drammatico crollo del ponte Morandi di Genova mette nuovamente in luce l’annosa questione della pericolosità di numerosi ponti e cavalcavia italiani: la maggior parte, costruiti tra gli anni ’50 e ’80, hanno ormai superato il limite d’età che determina la sicurezza delle strutture.
Come rivela La Stampa, nella mappa dei ponti a rischio stilata dal Consiglio Nazionale delle Ricerche compare anche il ponte di Isella a Civate, che passa sopra la ss36. Oggetto di una lunga querelle locale, il ponte è stato chiuso al transito nel 2016. Dopo varie vicissitudini, tra proposte di abbattimento, promesse di ricostruzione e calcinacci scrostati che cadono sulla strada sottostante, il 18 luglio di quest’anno è stato pubblicato il bando per la ricostruzione del cavalcavia, un passo importante, ma non definitivo per la chiusura della vicenda.
Il nostro territorio era già stato colpito da un altro crollo, quello del ponte di Annone, che era costato la vita ad un uomo e aveva provocato cinque feriti, tre dei quali bambini.