SPECIALE MOTORI. BOSCH RENDERÀ IL DIESEL PIÙ ‘PULITO’ DELLA BENZINA: ECCO COME

Abbiamo già scritto molto della battaglia contro i motori a gasolio che si sta facendo sempre più agguerrita da parte di governi, amministrazioni locali e, non ultima, una considerevole fetta dell’opinione pubblica. Eppure – i dati delle vendite lo dimostrano – questo tipo di propulsione continua a riscuotere successo, in virtù del vantaggioso rendimento: la percorrenza chilometrica con un litro di Diesel è nettamente più alta di quella che si copre con lo stesso volume di benzina verde. Non solo: anche le emissioni di anidride carbonica sono inferiori per ogni chilometro percorso con questi motori ultimamente tanto accusati.

Resta un solo problema, le polveri sottili: sono loro a mettere in croce il generoso, e al tempo stesso parsimonioso, gasolio. In questo senso, però, in settimana è giunta dalla Germania una notizia fresca: Bosch sta realizzando una nuova tecnologia per fare fronte proprio a questo inconveniente.
E il bello è che l’azienda tedesca è riuscita a registrare – senza introdurre nuove componenti nei propulsori e quindi senza una lievitazione di costi aggiuntivi per i consumatori – emissioni di polveri sottili ben inferiori al limite europeo (più precisamente, un decimo del massimo tollerato) che verrà imposto dal 2020. “Siamo in grado di spostare i limiti per quanto è tecnicamente possibile. Grazie alle ultime innovazioni tecnologiche di Bosch – fa sapere Volkmar Denner, l’amministratore delegato dell’azienda tedesca – il motore Diesel diventerà una soluzione a basse emissioni economicamente vantaggiosa. Siamo sicuri – prosegue – che il motore Diesel giocherà un ruolo fondamentale nell’ambito dei sistemi di propulsione per la mobilità del futuro, fino a quando i propulsori elettrici non conquisteranno il mercato di massa”.

Sono due fattori che finora hanno ostacolato la riduzione delle emissioni di polveri sottili nei veicoli diesel e a cui Bosch sta portando delle soluzioni: il primo di questi è lo stile di guida. La soluzione tecnologica sviluppata dall’azienda tedesca è un sistema di gestione del flusso dell’aria altamente reattivo per il motore. Uno stile di guida dinamico richiede un altrettanto dinamico ricircolo dei gas di scarico. Questo può essere ottenuto con l’uso di un turbocompressore ottimizzato che reagisce più rapidamente dei turbocompressori tradizionali. Grazie alla combinazione di ricircolo dei gas di scarico ad alta e bassa pressione, il sistema di gestione del flusso d’aria diventa ancora più flessibile. Ciò significa che i conducenti possono anche partire a tutta velocità senza che si verifichi un picco di emissioni.

Il secondo fattore rilevante è l’influenza della temperatura sui gas in uscita. Per garantire una conversione ottimale delle polveri sottili, i gas di scarico devono essere più caldi di 200°C. Nella guida urbana, i veicoli spesso non riescono a raggiungere questa temperatura. Pertanto, Bosch ha pensato a un sofisticato sistema di gestione termica per il motore diesel. Questo regola attivamente la temperatura dei gas di scarico, garantendo in tal modo che il sistema di scarico rimanga abbastanza caldo per funzionare entro un intervallo di temperatura stabile e che le emissioni rimangano contenute.

Insomma, il motore a gasolio, dato già per spacciato da qualche tempo, sta preparando il proprio ritorno; e lo fa in grande stile, battendo il rivale a benzina anche in quello che finora era il suo punto di forza. Del resto è un motore ad altissimo rendimento: con questa nuova tecnologia potrebbe continuare ad accompagnarci fino alla comparsa dell’elettrico (o dell’idrogeno) per tutti.

Alessandro Tonini

 

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