VALMADRERA – Integrazione e accoglienza nel menù del secondo incontro organizzato dall’associazione Progetto Valmadrera nell’ambito del ciclo “Anch’io progetto Valmadrera”.
La serata di giovedì ha visto la partecipazione di alcuni volontari e utenti del Centro Farmaceutico Missionario, realtà che da molti anni, quotidianamente, opera nel settore della solidarietà e dell’accoglienza. Dal 2014 il loro impegno abbraccia l’emergenza dell’accoglienza di profughi e migranti. Si tratta di aiutarli nel far fronte a tutti gli aspetti burocratici che il loro essere qui comporta, di trovar loro un alloggio, di seguirli umanamente in un momento di solitudine e fatica. Così si impara a conoscerli e nascono legami di amicizia ed affetto.
I racconti dei volontari del Centro Farmaceutico hanno suscitato molte considerazioni e domande tra i presenti: di cosa abbiamo bisogno perché Valmadrera diventi sempre più inclusiva? La comunità è capace di accogliere e integrare? L’opinione condivisa durante la serata è che Valmadrera sia una realtà disponibile all’aiuto, anche se può capitare di incontrare chi parla di “invasione di stranieri, che vivono con i soldi delle nostre tasse…”. Questa mentalità può essere superata solo con una maggiore informazione sulla reale situazione, con la reciproca conoscenza, creando occasioni di contiguità e di vicendevole arricchimento culturale. Come succede al Centro Farmaceutico tra chi aiuta e chi riceve l’aiuto: “È importantissimo costruire relazioni, perché il cambiamento arriva da lì. Prima la relazione poi l’aiuto, non il contrario. Così funziona”.
I dati delle statistiche anagrafiche del 2017 parlano di circa 10% di extracomunitari presenti in città di più di 60 nazionalità diverse, diminuiscono gli uomini, aumentano le presenze femminili. Questi dati sono la realtà di Valmadrera da qualche anno a questa parte.
Ma cosa potranno/dovranno fare l’attuale amministrazione e quella che verrà per affrontare l’emergenza migranti? Un punto di partenza, secondo Progetto Valmadrera, è il protocollo di intesa siglato fra l’amministrazione comunale e le diverse realtà del territorio per coordinare gli sforzi e monitorare mensilmente la situazione dei profughi ospiti in città. Ma ecco la sfida: non più ospiti, concittadini.
Il prossimo appuntamento sarà giovedì 15 marzo su un altro tema molto importante: il lavoro. Per maggiori informazioni è possibile scrivere all’indirizzo dell’Associazione (info@progettovalmadrera.it).