Sulla decisione presa in provincia di non indire un Referendum Provinciale sul tema del riscaldamento non conosco le motivazioni, ma si ha l’impressione di un déjà vu. In realtà guardando anche agli esiti del ricorso amministrativo del Forum sull’acqua che ha avuto effetti fortemente negativi e contro lo spirito e la lettera del Referendum nazionale, parrebbe necessario percorrere una altra strada.
Nel territorio lecchese, sono ben pochi i Comuni che hanno un interesse economico a percorrere la strada del Teleriscaldamento. Il 90% della popolazione ne è coinvolta solo negativamente attraverso il pagamento delle tariffe, legato al principio del costo pieno, ovvero al fatto che con le tariffe si debba pagare l’intero servizio; o meglio i cittadini attraverso le tariffe debbano pagare l’intero servizio.
Anche se non ne hanno diretto o indiretto beneficio e qualunque siano le scellerataggini degli amministratori di queste aziende. Che operano in regime di monopolio territoriale e di reddito. Fuori da ogni logica effettiva di concorrenza.
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