CIVATE – Approvato con i soli voti della maggioranza il regolamento del corpo della Polizia Locale di Civate e Galbiate. A far discutere l’articolo per il quale il sindaco, con le nuove disposizioni, entra nella facoltà di dotare gli ex vigili urbani di armi da fuoco.
“Non è solo un regolamento amministrativo – spiega Serafino Castagna dai banchi dell’opposizione – stiamo parlando di persone vicine ai cittadini, con un valore sociale ed educativo, che per come la vedo io, nulla hanno a che fare con la dotazione di armi”.
“È chiaro – interviene il sindaco Baldassare Mauri – che nel regolamento questa facoltà deve essere prevista. Io sono contrario allo stato di polizia ma dobbiamo considerare questa possibilità”. A motivare la necessità di lasciare aperta questa porta anche il vicesindaco Angelo Isella: “Oggi la Polizia locale non ha le stesse funzioni di vecchi vigili urbani, ma ha appunto compiti di polizia, che ci piaccia o meno”.
A tentare una mediazione il consigliere di minoranza Michele Castelnovo, che sottolinea l’ambiguità del regolamento intercomunale su questo punto e propone un emendamento, con il quale l’articolo in discussione venga così sostituito: “Il personale di Polizia Locale in possesso della qualifica di Agente di pubblica sicurezza, previa deliberazione in tal senso del consiglio comunale e previo accertamento dei requisiti, può essere dotato dell’arma di ordinanza, assegnata individualmente, e degli strumenti di autotutela previsti dalla Legge regionale 1 aprile 2015, n. 6. La stessa, qualora assegnata, potrà essere affidata giornalmente o in via continuativa”.
Proposta però rigettata dal segretario comunale per questione tecniche. “Non possiamo approvare un regolamento diverso da quello che è già stato votato a Galbiate – aggiunge il sindaco – ma possiamo valutare in futuro delle eventuali modifiche”.
M. V.